La storia...



Era il 1979: un gruppo di amici, modellisti appassionati di auto ma anche di modellismo in generale, intraprese la strada di organizzare alcune competizioni: potevano scendere in pista guidando le auto dei loro sogni (anche se in scala 1:10).

Si stavano affacciando sul mercato attrezzature affidabili e interessanti, molto ben riprodotte nell'estetica, e la voglia di guidare un automodello elettrico era tanta: facili da usare, precursori di un modellismo fino ad allora rumoroso e sporchevole: un modo diverso e più alla portata di tutti di affrontare l’automodellismo dinamico.

Dal 1980 un trofeo monomarca, famoso e in crescita grazie ai suoi prodotti, indisse il primo campionato italiano (dopo selezioni regionali) sotto la tensostruttura della fiera di Novegro, a Milano: i reggiani del costituito Reggio Emilia RC Team (avente per logo la fumettistica versione dell’allora mitico Jilles Villeneuve), rappresentato da un consistente numero di concorrenti, colse 2° e 3° posto più una serie di piazzamenti.

La storia del Team proseguì per gli anni a venire nel solco del Campionato Tamiya, diventando un punto di riferimento per il campionato stesso per molti anni ancora: campioni italiani, trofei, partecipazione a campionati europei (xxxx) e mondiali (xxxx). Il Reggio Emilia RC Team era una delle colonne portanti del Campionato, in Italia e all’estero: fino a 60+ iscritti al Team !

Ci fu anche un intermezzo con auto fuoristrada, che per qualche anno furono veramente molto popolari: si saltava nella polvere nella pista fuoristrada del Tondo, a Reggio Emilia, grazie all’appoggio del parroco.
Le situazioni cambiano, le passioni no: nel corso degli anni, al campionato Tamiya (che chiuse le stagioni di gara nel 2010) si affiancarono, fino a sostituirlo, le competizioni UISP: gare decisamente più competitive, selezioni regionali e finali nazionali, concorrenti da tutta Italia.




Non solo tipi di gare diverse, ma anche location diverse: detto della pista di fuoristrada, nel frattempo si affrontò anche il passaggio dalle manifestazioni organizzate ovunque, su piazze paesane e cittadine, feste paesane e Feste dell’Unità, con circuiti "smontabili" e tanto lavoro, al circuito permanente: motivi di sicurezza per il pubblico e normative sempre più stringenti non consentivano più di praticare le gare ovunque.

Nacquero così gli impianti sulla via Emilia, di fianco al Marabù (solo 1 anno) e poi quello che venne calorosamente accolto al Centro Sportivo Sesso, tuttora esistente ed attivo.

Era ed è sempre la passione a guidare la vita del Team.

In tempi recenti le competizioni sono diventate più professionistiche, con interventi di sponsor e la necessità di affrontare concorrenze inaspettate: giochi elettronici, telefonini, interessi poco vicini a manualità e meccanica .... ancora una volta sarà la passione a guidarci.